Recensione
Terminata la splendida introduzione, impersonificherete George Stobbart: un giovane Americano in vacanza; mentre George si appresta a finire il suo caffè in un tipico bar di Parigi, entra in scena un signore che entra nel bar seguito, poco dopo, da un clown piuttosto singolare che, afferra la valigetta dell'anziano seduto e vi lascia la sua fisarmonica per poi allontanarsi velocemente verso un vicolo cieco; sfortunatamente per voi, la fisarmonica si rivelerà una bomba che, con l'esplosione, distruggerà parte del locale lasciando George privo di sensi, passato lo stordimento e ansioso di scovare il pagliaccio assassino, George, comincerà ad indagare sulla faccenda, anche grazie all'aiuto di un'affascinante giornalista interessata al caso: Nicole Collard.
Piano piano che avanzerete nel gioco, oltre ad affrontare nemici pericolosi, viaggerete molto: da Parigi sino in Irlanda e dalla Spagna fino in Siria, conoscerete la storia e la cultura di diverse nazioni, quindi, con l'aiuto di un manoscritto medievale, vi ritroverete immischiati negli intrighi e la leggenda dei misteriosi cavalieri templari.
Per quel che riguarda l'aspetto grafico, che dire...considerati gli anni nei quali il videogioco fu realizzato (1996), è impressionante la qualità e la caratterizzazione delle varie location, per non parlare poi delle animazioni: indubbiamente splendide, veniamo adesso ai personaggi, azzeccatissimi a mio avviso soprattutto quando in coppia: George è il classico turista Americano, simpatico e nello stesso tempo autoironico, ma non per questo incapace, all'occorrenza, di prendersi le proprie responsabilità; neanche a Nico manca l'ironia anche se risulta spesso suscettibile, non rifiutando mai però il proprio aiuto a George soprattutto quando si tratta di lavoro...; ottimi pure i personaggi di secondo piano, da Andrè Lobineau: esperto professore di storia medievale, a Lopez: giardiniere scontroso e irascibile, come scordare poi il simpaticissimo sergente Moue e tanti altri ancora con i quali dovremo interagire per raccogliere più indizi possibili...
Ottimi pure i dialoghi con la straordinaria traduzione italiana e le coinvolgenti voci dei protagonisti, Nico in primis...
Ed eccoci arrivati a quello che io considero il punto forte del gioco: le musiche, prodotte dal compositore Australiano: Barrington Pheloung, ogni colonna sonora infatti, cambierà in relazione al luogo da noi visitato e ai vari momenti di tensione, suspance o allegria che si creeranno durante il gioco.
L'interfaccia è molto semplice e comoda: il gioco, infatti, è in stile punta&clicca e in due dimensioni, utilizzando il tasto sinistro potremo interagire con i vari oggetti in nostro possesso e non, mentre col tasto sinistro del mouse, potremo avere una descrizione completa dell'oggetto in questione: cosa molto importante per avanzare nel gioco; ovviamente, potrete combinare alcuni oggetti tra loro utilizzando l'inventario nella parte alta dello schermo, in basso al contrario, compariranno le opzioni di scelta con le quali potrete discutere con i personaggi che incontrerete lungo il cammino.
Per quel che riguarda gli enigmi non abbiate paura, al di la di due o tre non ce ne sono, si tratterà soltanto di ragionare, ragionare e ragionare, ogni cosa, ogni enigma, ogni difficoltà in ogni Broken Sword ha la sua logica risoluzione, sta solo a voi trovarla...in ogni caso i salvataggi sono infiniti perciò non fatene economia, però posso darvi un consiglio affettuoso: occhio alla capra, eheheheheh.
Un altro punto di forza del titolo è, a mio parere, la longevità: nonostante alcuni tratti siano complicati e vi faranno perdere diverso tempo, soprattutto nei dialoghi, il gioco è abbastanza lungo e mai noioso, al contrario, sempre emozionante.
In poche parole, Broken Sword è, a mio parere, l'avventura grafica più bella e allo stesso tempo emozionante che sia mai stata realizzata, e vi assicuro che non ne esistono di migliori, parola di George Stobbart.
Trama: 97/100
Grafica: 90/100
Sonoro: 98/100
Longevità: 97/100
Divertimento: 98/100
Voto complessivo: 96/100